La mattina del 3 marzo presso il Palazzo Vescovile Piazza Duomo, 46 – Prato si terrà il corso dal titolo “La sofferenza nel malato” .
“La sofferenza e la malattia sono scandalo per la società di oggi, società del benessere e
dell’edonismo. La sofferenza può essere fisica (causata dal male o dalle terapie), psicologica
(ansia, paura, depressione), sociale (perdita ruolo familiare e sociale), spirituale (crisi valori
religiosi o laici). Bisogna chiedersi se la insopportabilità del dolore del paziente non sia da
leggersi come l’incapacità dei sani ad accompagnare la persona nella malattia. Non si deve
arrivare alla sofferenza insostenibile: ci sono tanti farmaci per alleviare il dolore e aiutare il
paziente a morire senza dolore né angoscia. Ma la cura più efficace sono i familiari e le persone
vicine al malato. Importante un intervento preventivo, globale, sul piano emotivo, a livello
umano e familiare. Mettendo in atto interventi di cure palliative, l’eutanasia semplicemente
non serve. Tra questi vi è anche la sedazione leggera, intermittente e quando il paziente
sia terminale, la palliativa profonda cioè l’induzione, mediante farmaci, di uno stato di coma
sufficientemente profondo da impedire la percezione degli stimoli che provocano uno stato
di sofferenza inaccettabile per il malato e che non possono essere controllati in modo mirato.”
Il Corso è accreditato per Medici Chirurghi Specialisti in:
Geriatria, Medicina di Accettazione e di urgenza; Medicina Generale (Medici Di Famiglia);
Continuità Assistenziale; Medicina Di Comunità; Cure Palliative; Assistenti Sanitari; Infermieri;
Educatori Professionali, Psicologi e Psicoterapeuti con 4 crediti ECM
Il corso è rivolto anche ai Volontari nella Sanità e nel Soccorso,
Membri delle Aggregazioni Laicali delle Diocesi