Cari amici,
desidero esprimere la mia gratitudine per la fiducia che il Forum ha inteso esprimere nei miei confronti.
Siamo tutti consapevoli che quelli davanti a noi sono tempi difficili e confusi, ma non dobbiamo perdere la speranza e la fiducia nella relazione familiare che passa attraverso la cura di tre beni fondamentali:
1) Il bene della famiglia passa dal bene “per se stessi e per la propria salute psico-fisica”, dobbiamo avere cura di noi sotto tutti gli aspetti corporali e spirituali;
2) dal bene “per l’altro” con cui accompagnarsi e magari unirsi in matrimonio, riconoscendo l’unione nella diversità, come ci ha ricordato il Santo Padre Papa Francesco, nel discorso che vi ho citato in assemblea:
3) dal bene “con gli altri”, a cominciare dai nostri amici, dai colleghi, dalle persone che incontriamo quotidianamente e dalla comunità in cui siamo inseriti (ufficio, condominio, quartiere, paese, città, Toscana, Italia, Europa).
Nel nostro piccolo, come Forum Toscano dovremo cercare di progettare eventi, incontri a tutti i livelli, tenendo sempre uniti tutti i diversi livelli di bene familaire, sempre partendo dal basso, portando avanti tutte quelle iniziative che sono a favore della nuova creazione della famiglie toscane e che rendano meno sole quelle già costituite. Occorrerà agire su 4 livelli che sono quelli della sussidiarietà orizzontale e verticale, mettendo a disposizione i servizi delle singole associazione, “uscendo” dal perimetro associativo e porre iniziative per far conoscere all’esterno cosa facciamo. Questi sono i livelli della relazione e della nostra azione:
– Il primo livello è la relazione nelle nostre famiglie: cerchiamo in tutti i modi di portare momenti di incontro e concordia innanzitutto nella prima comunità, rispettando i tempi di ciascuno e prendendoci cura degli anziani, dei figli e dei nipoti proponendo momenti di condivisione.
– Il secondo livello è la relazione nelle nostre associazioni: diamo spazio e cerchiamo di coordinare chi ha idee e voglia di mettersi a disposizione, raccogliendo quello che c’è di buono in ogni proposta. Le critiche sono sempre doverose e costruttive per fare meglio e ampliare gli orizzonti.
– Il terzo livello è la relazione con la società civile. Il nostro è un servizio gratuito e volontario che offre a tutta la cittadinanza occasioni di aiuto, di sostegno e di conoscenza per la famiglia.
– Il quarto livello è la relazione con le istituzioni, innanzitutto con la Regione Toscana per l’attuazione del Protocollo. In seguito con i rappresentati delle istituzioni locali, con i comuni amici della famiglia. (Sono sempre più convinto che il “risveglio familiare”, anche in Toscana, parta dai piccoli comuni e dalle piccole comunità locali, che possono aiutare anche le grandi città a ritrovare il senso dell’accoglienza e il superamento dell’egoismo materialistico che si manifesta a tutti i livelli, familiare, lavorativo e sociale).
In conclusione ogni occasione di incontro dovrà evitare di pregiudicare le altre relazioni: portiamoci dietro le nostre famiglie e facciamo le cose insieme, “non dividiamo” la dimensione privata da quella pubblica.
Sempre ci dovrà essere un momento di condivisione e di sostegno materiale che sia un “segno” della condivisione delle “fatiche familiari”, sempre in un clima di festa e di operatività per risolvere i problemi in maniera efficiente e non creane altri inutili.
Cerchiamo di semplificare e di essere molto pragmatici, offrendo segni silenziosi e opere concrete per le famiglie, a cominciare dai bisogni primari.
Un caro saluto e un abbraccio dal vostro,
Francesco